lunedì 24 novembre 2008

Panettone

In generale sono una persona testarda e cocciuta, che non si è mai arresa davanti a niente e nessuno (almeno fino a qualche tempo fa, ma questo è un altro argomento...), così mi sono decisa a provare la sfida del panettone.


Per una milanese come me il panettone è il simbolo del Natale, ed ultimamente è sempre più difficile trovarlo buono, così ho deciso di farlo da sola. Il mio amore per il panettone non è stato un colpo di fulmine, piuttosto un'amicizia che si è trasformata in qualcosa di più....non so come spiegarmi. Da piccola lo odiavo, per me esisteva solo il pandoro, poi crescendo ho scoperto il suo profumo quando si scalda in forno, la sua morbidezza, il suo dolce sapore...insomma senza panettone non è Natale (magari accompagnato da un cucchiaio, ma solo uno, di crema al mascarpone). Se poi si è a dieta e bisogna limitarsi è meglio puntare sulla qualità e non sulla quantità...da qui la mia idea di farlo da sola.

La ricetta è quella di Adriano, io la riporto come è scritta sul suo sito, ho solo dimezzato le quantità e ho utilizzato unicamente uvetta. Non è che i canditi non mi piacciano, solo non avevo il tempo di prepararli di persona e così ho evitato di metterci quelle cosine gommose che ti vendono al supermercato e che sanno solo di zucchero.


Ingredienti:
588 g farina forte
2 tuorli
3 uova grandi
180 gr zucchero
175 gr burro
9 gr sale
1 cucchiaio di miele d’acacia
9 gr di lievito di birra
i semi di 1 bacca di vaniglia
buccia grattugiata di 1/2 arancia e 1/2 limone
250 gr uvetta

Procedimento:

Ore 8 - 9 biga: 100 gr farina, 45 gr acqua, 1 gr lievito. Impastare il minimo indispensabile, coprire con pellicola e porre a 18°.

Ore 18 – 19 poolish aromatizzato: 50 gr acqua, 25 gr farina, 2 gr lievito, la buccia grattugiata di ¼ di arancia, in contenitore ermetico in frigo a 5°.

Mattino ore 8-9 1° impasto: tiriamo fuori dal frigo il poolish 30 mn. prima di usarlo e teniamolo a 30°. Impastiamo al poolish (che avrà un buon profumo ma un pessimo aspetto) 50 gr di farina, 5 gr zucchero, 1 tuorlo (vel. Ken 1). Al caldo coperto con pellicola fino al raddoppio (1 ora circa).

2° impasto: uniamo al primo impasto la biga (attenzione perché a causa della diversa consistenza i due impasti non si amalgamano bene, all’occorrenza bisogna aiutarsi con una spatola), 1 tuorlo, 25 gr di farina, 10 gr di zucchero ed impastiamo (vel. 1,5) fino a che prende corda.
Dopo mezz’ora prepariamo il terzo lievito con 15 gr di acqua tiepida, 13 gr di farina, 6 gr di lievito e poniamo il tutto al caldo per altri 30 mn.

3°impasto: uniamo il lievito al secondo impasto insieme al malto, aggiungiamo 1 uovo, all’assorbimento 75 gr di farina, 15 gr di zucchero ed il miele. Se dopo 5 mn. l’impasto non “pulisce” la ciotola fermiamo la macchina e capovolgiamolo (questa operazione, da ricordare con tutti gli impasti morbidi, ne aumenta la consistenza). Al caldo fino al raddoppio.

4° impasto: facciamo fare qualche giro alla macchina per serrare l'incordatura, uniamo 75 gr di zucchero, la vaniglia e 50 gr di farina, lasciamo incordare poi aggiungiamo 2 uova, 75 gr di zucchero (polverizzato nel macinacaffè o nel mixer insieme alle scorzette di arancia e limone), 200 gr di farina ed il sale (la lavorazione va fatta così, si aggiunge un uovo ed una parte di zucchero, quando è assorbito e la pasta fa l’effetto chewingum, cioè fa i fili, si aggiunge il sale ed un po’ di farina, si incorda poi si ricomincia con uovo, zucchero e farina fino ad esaurimento). Incordiamo (vel 1,5) e quando pulisce la ciotola aggiungiamo il burro appena morbido. Quando è incorporato uniamo gli altri 25 gr di farina, impastando e capovolgendo (2 o 3 volte) fino a che tende a staccarsi dalla ciotola. A questo punto uniamo l’uvetta (fatta rinvenire in acqua tiepida e rum) ed i canditi leggermente infarinati.
Lasciamo riposare un’ora, poi spezziamo in due pezzi da 775 gr, pieghiamoli più volte, diamo forma arrotondata chiudendoli sotto e mettiamo in due stampi da panettone da 750 gr. Non avendo trovato gli stampi in carta ho utilizzato due stampi antiaderenti a bordi piuttosto alti, come si vede dalla foto.

Lasciamo lievitare, coperti da pellicola, a 30° fino a che arriva al bordo (4 o 5 ore), scopriamo per 30 mn. dopodichè imburriamo il filo di una lametta ed incidiamo sotto pelle a croce (attenzione a non affondare la lama), divarichiamo leggermente i 4 lembi e mettiamo al centro un pezzetto di burro.
In forno a 200° per 10 mn. poi a 160° per 35 – 40 minuti (prova stecchino). Questo è il risultato.

domenica 23 novembre 2008

Torta di ricotta, arance e cioccolato


Ieri sera mi sono trovata a dover improvvisare un veloce dolce per festeggiare oggi la laurea di un amico. La dispensa non era proprio fornita, così mi sono ritrovata a trasformare un semplice dolce da forno in qualcosa di più sfizioso ed interessante. La base di partenza è una semplice torta di ricotta lievitata, che la mia fantasia ha trasformato in un dolce molto apprezzato.


Ingredienti:
250 g di ricotta vaccina
250 g di zucchero
250 g di farina
3 uova
succo di due arance piccole
70 g di gocce di cioccolata fondenti (o cioccolata fondente tritata)
1 bustina di lievito


Procedimento:
Lavorare la ricotta con lo zucchero, unire i tuorli d'uovo e una volta amalgamato bene aggiungere poco alla volta la farina. Ammorbidire l'impasto utilizzando il succo delle arance ed aggiungere le gocce di cioccolato. Alla fine unire la bustina di lievito. Montare gli albumi a neve ed unirli all'impasto, con un movimento dal basso verso l'alto, molto delicatamente. Ungere ed infarinare una tortiera di 24 cm di diametro e poi versarvi l'impasto della torta. Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 50 minuti. Controllare sempre la cottura con uno stuzzicadenti. Sformare la torta su un piatto.

Per la decorazione ricavare delle zeste dalla buccia di due arance, poi pelarle a vivo. In un pentolino mettere zucchero semolato, un goccio d'acqua e un pezzettino di burro e porre su un fuoco basso. Una volta sciolto lo zucchero unire le zeste e le fettine di arancia. Lasciar cuocere 2 minuti e poi aggiungere liquore all'arancia o al mandarino e flambare (non è necessario, fa scena ma può essere pericoloso), poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. Usare lo sciroppo per lucidare la superficie ed i bordi della torta con un pennello, poi mettere le zeste di arancia al centro della torta e le fettine intorno.

venerdì 7 novembre 2008

Biscotti ovis mollis

Devo ammettere la mia ignoranza, fino a qualche mese fa non conoscevo la pasta frolla "ovis mollis". Poi ho frequentato un corso di Basi di pasticceria e mi si è aperto un nuovo mondo! Si tratta di una speciale pasta frolla realizzata solo con tuorli d'uovo sodi, sì avete capito bene, sono sodi! Il risultato è una pasta molto delicata e friabile, più difficile da maneggiare di quella tradizionale, ma che si scioglie in bocca regalando emozioni che non si possono descrivere a parole, che vanno provate: dovete osservare bene una persona che assaggia biscotti fatti con questa frolla per la prima volta, l'espressione del suo viso spiegherà tutto, senza bisogno di parole!

Ingredienti:
16 tuorli sodi
500 gr di farina
500 gr di burro
250 gr di zucchero a velo
250 gr di fecola

Procedimento:
Bisogna lavorare lo zucchero con il burro (se lavorate a mano il burro deve sempre essere freddo) e poi aggiungere i tuorli sodi setacciati (schiacciateli dentro un colino a maglie fitte, così non rimarranno pezzetti di tuorlo interi) e farina e fecola setacciate insieme. Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo (il calore delle mani scalda la frolla quindi cercate di lavorare rapidamente). Ottenuta la frolla procediamo in modo diverso per realizzare due diversi tipi di biscotti. Metà impasto lo mettiamo in frigorifero ad indurire, l'altra metà lo lasciamo a temperatura ambiente per tenerlo morbido.

Ungheresi

Si tratta dei tipici biscotti a ferro di cavallo con le estremità immerse nel cioccolato. Prendiamo l'impasto nel frigorifero, ne formiamo rapidamente un cilindro e tagliamo dei dischetti di uguale spessore, questo serve ad ottenere biscotti delle stesse dimensioni che cuoceranno in modo omogeneo. prendiamo un dischetto di pasta e ne formiamo un cilindro che poi ripieghiamo ad U ad ottenere il ferro di cavallo. Procediamo così per tutti i dischetti fino a terminare l'impasto. Cuociamo i biscotti su una teglia ricoperta di carta forno nella parte alta del forno a 180° per 15 minuti. Come ho già detto la cottura dipende dal tipo di forno, per la prima volta osservateli spesso e non temete se i bordi si scuriscono ma il biscotto rimane bianco e molliccio, raffreddando indurirà. In ogni caso se sentite un buon profumo i biscotti sono quasi pronti! Lasciateli raffreddare e fate attenzione perchè sono fragilissimi! Una volta freddi sciogliete del buon cioccolato da copertura a bagno maria e poi portate la temperatura a 30°. Questa è la fase più complicata, il temperaggio del cioccolato richiede tempo, pazienza e molte prove con scarsi risultati (la temperatura non influisce sulla bontà, ma sull'estetica finale, se infatti è sbagliata il cioccolato risulterà una volta freddo opaco o punteggiato, ma vi assicuro che i biscotti spopoleranno lo stesso!). Raggiunti i 30° immergete nel pentolino del cioccolato fuso i biscotti, in modo da ricoprirne parzialmente le estremità. Appoggiate su carta forno e lasciate raffreddare completamente, senza avere fretta o, quando staccherete i biscotti, il cioccolato rimarrà attaccato alla carta forno. Il risultato è esagerato!


Esse di pastafrolla

Prendete il composto lasciato a temperatura ambiente e inseritelo in una tasca da pasticcere di tela con una bocchetta a stella. Formare, su una teglia ricoperta con carta da forno, delle esse ben distanziate tra loro. Serve un po' di forza, ma con il tempo verranno sempre meglio. Se qualcuna vi sembra "bruttina" potete rimetterla nella tasca da pasticcere e riutilizzarla. Cuocete in forno a 180° per 15 minuti. Si possono mangiare tiepide spolverate con una miscela di zucchero al velo e cannella altrimenti lasciatele raffreddare ed immergetele in parte nel cioccolato che avete sciolto per gli ungheresi. Sono favolose in entrambi i modi.

Ed eccovi una visuale della distesa di biscotti che vi troverete davanti, vi assicuro che resistere è quasi impossibile!

giovedì 6 novembre 2008

Pan briosche

Girovagando tra i vari blog, ne ho trovati di davvero interessanti. Questa ricetta prende spunto dal blog di Paoletta, ma l'ho modificata leggermente....

Ingredienti

per il lievitino:
60 gr. di latte
60 gr di acqua
100 gr di manitoba
100 gr di farina 0
1 cucchiaino di miele
12 gr di lievito di birra

per l'impasto:
160 gr di farina 0
160 gr di manitoba
50 gr olio evo
2 uova
20 gr di acqua
20 gr di latte
75 gr di zucchero
10 gr di sale

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti del lievitino e lasciarlo lievitare fino al raddoppio del volume (dipende dalla temperatura dell'ambiente). Quando il volume è raddoppiato impastare gli altri ingredienti. Unire all'impasto il lievitino ed impastare bene per ottenere un impasto omogeneo (ci vuole un buon lavoro manuale, ci vorranno circa 20 minuti). Lasciare lievitare in una ciotola ricoperta con pellicola a temperatura ambiente per circa 40 minuti e poi trasferire in frigorifero per almeno 4 ore (meglio 6). Trascorso il tempo tirare fuori l'impasto dal frigorifero e lasciare a temperatura ambiente per 50/60 minuti. Sgonfiare l'impasto e dare pieghe del secondo tipo, poi spezzare in due parti e dare nuovamente pieghe del secondo tipo. Lasciare riposare per 30 minuti, poi formare due cordoni lunghi 80/90 cm, incrociarli e creare una treccia a due capi (lavoro molto complicato! Vi consiglio di farvi aiutare la prima volta, poi diventerete esperti) e spennellare con uovo sbattuto. Laciare lievitare sulla teglia per 30 minuti, spennellare ancora con uovo sbattutto e spolverare abbondantemente con zucchero a velo.


Cuocere in forno caldo a 200° per 20 minuti, coprire con carta forno e continuare la cottura a 180° per 20 minuti (il mio forno è a gas quindile temperature potrebbero essere diverse, ciascuno conosce il proprio forno).



Se resistete lasciate raffreddare bene prima di affettare e mangiare!
In alternativa potete impastarne solo metà dose e, dopo aver tirato fuori l'impasto dal frigorifero ed aver dato le pieghe del secondo tipo, stenderlo con il mattarello in un rettangolo, ricoprire con gocce di cioccolato ed arrotolare tutto, spennellando la superficie con l'uovo sbattuto. Lasciate lievitare per 30 minuti, spennellate di nuovo con uovo sbattuto e spolverate di zucchero a velo. Cuocete in forno alle stesse temperature, ma riducendo un pochino il tempo (controllate sempre la cottura la prima volta che lo fate). Vi assicuro che ne vale la pena provarlo!

mercoledì 29 ottobre 2008

Profumi del passato: la torta al cacao

Sono passati un po' di giorni dall'ultimo post...nel frattempo è passato anche il mio compleanno. Ho fatto qualche esperimento in cucina, soprattutto grazie al mio regalo di compleanno! Ecco una nuova ricetta.
In realtà di nuovo non c'è nulla, si tratta della torta più mangiata nella mia vita! Questa torta la faceva la mia nonna quando ero piccola ed ha accompagnato tutti i miei compleanni festeggiati a scuola dalla prima elementare fino all'ultimo anno di liceo.....e non doveva mai mancare! Il suo profumo quando cuoce nel forno mi fa tornare indietro nel tempo, quando piccolina tiravo a sorte con mio fratello per decidere chi doveva ripulire la ciotola! Quella era la parte più buona della torta anche se poi ti faceva venire un gran mal di pancia!
La ricetta è semplicissima.....ed è sicuramente meglio di molti altri dolci complicati.
Ingredienti
250 gr di zucchero
250 gr di farina
50 gr di burro
2 uova
70 gr di cacao amaro
latte qb (più o meno 2 bicchieri da 200 ml)
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare
Lavorare burro e zucchero, aggiungere le uova intere ed il cacao amaro setacciato. Unire la farina setacciata un poco alla volta, intervallandola con un po' di latte per ammorbidire l'impasto. L'impasto finale deve risultare morbido ma non troppo liquido e cadere in modo uniforme dalla forchetta. Aggiungere il lievito setacciato per eliminare i grumi.
Riscaldare il forno a 190°. Ungere una teglia di 24-26 cm di diametro (preferibilmente di alluminio) e passarla con il pangrattato (non la farina!). Mettere il composto nella teglia e cuocere in forno caldo per 45-60 minuti (il tempo dipende dal forno, comunque mai inferiore a 30 minuti), controllare sempre la cottura con uno stuzzicadenti.
Lasciare raffreddare e poi cospargere di zucchero a velo.
Come molti mi hanno detto è favolosa alla mattina inzuppata nel latte caldo, ma io la preferisco sempre al naturale!
Per una foto dovrete aspettare la prossima torta, sempre che io faccia in tempo a fotografarla prima che gli avvoltoi la divorino!

domenica 12 ottobre 2008

Torta di mele



Oggi ho fatto una torta di mele con una ricetta della mia bisnonna, semplicissima, ma uno di quei dolci che ti ricordano l'infanzia, i lunghi pomeriggi di inverno quando per passare il tempo si aiutava la nonna in cucina perchè tanto fuori a giocare non ci si poteva andare....insomma uno di quei dolci che ad ogni morso ti riporta indietro nel tempo.

La semplicità e la velocità sono le sue principali caratteristiche e poi è leggerissimo....giusto per tutti i giorni.


Ingredienti
500 gr di mele
250 gr di farina
160 gr di zucchero
2 uova
circa 2 bicchieri di latte
una bustina di lievito
buccia grattuggiata di limone (naturalmente biologico)

Preparazione
Pulire le mele ed affettarle.
A parte in una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la buccia di limone e poco per volta la farina. Unire il latte per ammorbidire il composto e alla fine il lievito setacciato.
Ungere ed infarinare una tortiera di 24 cm di diametro, preferibilmente di alluminio. Mettere una parte dell'impasto sul fondo della tortiera, aggiungere tutte le mele e ricoprire con l'impasto rimanente.
Infornare a 190-200° per circa un'ora.
Come potete vedere, non ho resistito...è sempre così. In un attimo la torta è sparita!

mercoledì 8 ottobre 2008

New entry

Oggi nasce questo blog, per condividere ricette, idee, consigli o stati dell'anima.
Dovete avere pazienza ci vorrà del tempo perchè sia perfetto, ma intato esiste e non è poco...