mercoledì 29 aprile 2009

I croissant di Paoletta

Per finire il mese in dolcezza, ci vuole proprio uno dei croissant di Paoletta. Non riporterò la ricetta, anche perchè la trovate qui, e io non ho modificato nulla, da brava scolara ho seguito passo passo gli insegnamenti della maestra.
Devo dire che questi croissant sono iper-superfavolosi e fanno passare la malinconia......
Io li ho fatti grandissimi, la prossima volta proverò a farli mignon, e ne sono venuti circa 15. Li ho cotti tutti in una volta, anche se questo ha richiesto molto tempo, nonostante il mio forno di dimensioni esagerate. Una volta raffreddati, ne ho tenuti tre per la mattina, gli altri sono stati congelati. Vi assicuro che scongelati in frigorifero dalla sera prima e riscaldati appena sotto il grill del forno, la mattina sembrano appena fatti.
Certo come tutte le grandi cose, ci vuole un p' di tempo, diciamo un giorno libero, però vi assicuro che il risultato ripaga di tutte le fatiche, sopratutto se vanno a ruba! Ho anche le prenotazioni per i prossimi, come in pasticceria per i panettoni a Natale!


Metto solo due foto, anche bruttine, però alla una di notte non è che avessi tutta questa voglia di fare fotografie!

Nella foto un croissant appena formato, prima dell'ultima lievitazione. Vi assicuro che sembra complicato ma dopo i primi quattro inguardabili, tutto diventa più semplice.

Una teglia appena sfornata di fragranti e caldi croissant!!!!! Devo ammettere che il profumo pervadeva tutta la casa, impossibile resistere, anche all'una di notte!!



domenica 26 aprile 2009

Metti un giorno a pranzo....

di organizzare una festa. Metti che a poco a poco il numero delle persone cresce e non puoi dire di no. Metti che alla fine ti ritrovi a dover organizzare un pranzo per 40 persone. Sì proprio 40 persone! Non vi è mai capitato?
Devo ammettere che oggi sono molto stanca, però nulla riesce a cancellare la soddsfazione che leggi negli occhi della gente.
Cominciamo dall'inizio. Ogni tanto mi capita di incontrare per strada persone che conosco da sempre, perchè i miei 26 anni li ho sempre vissuti nello stesso quartiere che ho visto crescere col tempo. Queste persone spesso mi chiedono di organizzare qualcosa per passare un po' di tempo in compagnia, per essere meno sole. Allora mi viene in aiuto il salone dell'oratorio e un gruppo di persone che collaborano insieme in piena sintonia. E così nasce l'idea di un pranzo tutti insieme. Si aprono le iscrizioni, anche se c'è sempre qualche posto in più per i ritardatari, e si mette in moto la macchina dell'organizzazione, che non è semplice da gestire. Bisogna scegliere il giorno giusto, il menu, fare la spesa, occuparsi della cucina e della preparazione della sala. Questo insieme ai mille impegni di tutti i giorni. Ci vuole un mese per preparare tutto alla perfezione, e il giorno dopo rimane tanta stanchezza e molta felicità, quella che nasce dalla domanda che tutti ti fanno quando lasciano il salone: "Quando ne facciamo un altro?".
Il merito della riuscita non è mio, ma di tutto il gruppo....e allora grazie a tutti da parte mia.

Ah...vorreste sapere il menu? Eccovi accontentati, rifatevi il palato, purtroppo non ho foto, sapete è molto difficile fotografare mentre tutti mangiano, allora ho mangiato anche io!

Primo
Risotto con salsiccia

Secondi
Arrosto con patate al forno
Brasato
Formaggi misti con salame e mortadella

Frutta
Fragole con gelato alla panna

Caffè con dolci vari

Grappa o limoncello

martedì 14 aprile 2009

La pastiera napoletana


Per una milanese come me preparare pastiere per la Pasqua è piuttosto insolito, però questo dolce mi ha inaspettatamente conquistata molti anni fa.....ero scettica, ma devo ammettere che mi sono ricreduta. Questa ricetta è frutto di uno studio sapiente durato giorni.....anzi settimane. Poi un giorno ho scoperto la ricetta di Salvatore De Riso, e l'ho provata! Il risultato si può certamente migliorare, ma come primo esperiemento devo dire che non è stato per niente male.
Di tradizione la pastiera si prepara il giovedì santo per la domenica di Pasqua, in modo che sia umida al punto giusto. Per questo motivo il grano e la pasta frolla devono essere preparate il giorno prima.

Ingredienti per la pasta frolla:
600 g di farina
240 g di zucchero
240 g di strutto (e non burro!!!)
3 uova

Lavorare strutto e zucchero, aggiungere le uova e solo alla fine la farina. Impastare velocemente tutti gli ingredienti e poi conservare in frigo fino al giorno successivo.

Ingredienti per il ripieno:
250 g di grano da cuocere
300 g di ricotta vaccina
200 g di zucchero
crema pasticciera (ottenuta da 3 tuorli)
100 g canditi misti (cedro e arancia)
3 uova
cannella
acqua fiori d'arancio

Mettere a bagno il grano in acqua per un'ora, poi cuocerlo con 1 litro di acqua e mezzo litro di latte, 2 cucchiaini di zucchero e mezzo cucchiaino di cannella in polvere. Cuocere fino a quando il grano ha assorbito quasi tutto il liquido. Una volta spento lasciare raffreddare tutta la notte in modo che il grano assorba tutto il liquido rimasto. Il giorno dopo unire al grano cotto, lo zucchero, la ricotta setacciata, la crema pasticcera, le uova appena sbattute, i canditi e un po' di acqua di fiori d'arancio a piacere.

Rivestire con la pasta frolla gli stampi (con questa dose vengono tre pastiere da 20-22 cm di diametro alte circa 4 cm), io ho usato stampi usa e getta. Riempire con il ripieno e decorare la superficie con una griglia di pasta frolla.

Cuocere in forno caldo a 170° per un'ora o un'ora e mezza, dipende dal vostro forno. Una volta sfornata spolverare con lo zucchero a velo.